Fondi immobiliari: un settore che affronta le crisi globali con resilienza
Nonostante le incertezze economiche globali, l’industria dei fondi immobiliari e dei REITs (Real Estate Investment Trust) ha dimostrato in più occasioni la propria stabilità ed andamento in crescita, confermando di essere un’opportunità di investimento sicura e redditizia. L’ha avvalorato il 44esimo Rapporto 2024 su “I Fondi Immobiliari in Italia e all’Estero”, evidenziando come il patrimonio globale dei fondi quotati, non quotati e REITs (76% del patrimonio totale) abbia raggiunto, a fine 2023, i 4.650 miliardi di euro (+4,5% rispetto al 2022).
Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, sostiene con ottimismo che lo scenario per il 2024 sia decisamente positivo. “Gli investitori potranno contare su quotazioni meno tumultuose ed una politica monetaria in discesa. I fondamenti del mercato immobiliare mantengono una domanda ed offerta generalmente stabili, se non in crescita, nella maggior parte delle asset class.”
I grandi player internazionali ritengono il 2024 un “anno di azione”, in forte ripresa da un 2023 di stallo. È previsto un rifinanziamento ed una ristrutturazione dei portafogli, con una ripresa significativa, oltre che per l’anno in corso, anche nel 2025 (previsto +5%).
Fondi immobiliari europei: un panorama in stabile espansione
Il panorama dei fondi immobiliari in Europa sta vivendo una notevole espansione, riflettendo non solo una maggiore fiducia nel mercato immobiliare, ma anche solide strategie di investimento che continuano ad attrarre capitali.
Attualmente, il continente ospita ben 1.973 fondi e 276 REITs, con un patrimonio complessivo pari a 1.600 miliardi di euro ed un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente. Nonostante la quota europea sul patrimonio globale sia rimasta stabile al 34,4%, il suo volume assoluto è aumentato, confermando una costante e robusta crescita. Alla fine del 2023, il patrimonio gestito dai principali otto Paesi europei ha raggiunto i 943 miliardi di euro, cifra leggermente inferiore rispetto ai 946 miliardi dell’anno precedente. Ciononostante, si calcola che nell’arco degli ultimi dieci anni, il patrimonio sia quasi triplicato, grazie al contributo di circa 2000 fondi immobiliari attivi.
Tra i protagonisti del mercato, la Germania mantiene il primato, detenendo la maggiore porzione di patrimonio gestito, seguita da Lussemburgo, Francia ed Italia. Nonostante una crescita (+1,9%) leggermente inferiore rispetto alla media europea (+2,2%), la penisola continua a contribuire al dinamismo del settore, con un patrimonio pari, ad oggi, di 114 miliardi di euro.
Fondi immobiliari italiani: un trend in costante crescita
I fondi immobiliari italiani rappresentano uno dei segmenti più dinamici del mercato europeo, costituendo oltre il 12% del patrimonio complessivo. Un recente rapporto ha esposto che il valore netto degli asset (NAV) ha raggiunto i 114 miliardi di euro alla fine del 2023, registrando un incremento dell’8,6% rispetto all’anno precedente. Inoltre, il patrimonio gestito da 60 SGR (Società di Gestione del Risparmio) e 640 fondi attivi ha raggiunto i 131 miliardi di euro, registrando una crescita del 6,5% rispetto al 2022.
Le previsioni per il 2024 sono altrettanto promettenti, con una stima di un ulteriore +5,3% del NAV, +4,6% del patrimonio ed un aumento dei veicoli fino a 660 unità. Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari, ha evidenziato come il 2024 sia un anno ideale per gli investimenti value-add. “L’interesse crescente per un Real Estate più sostenibile attira investitori disposti ad aumentare il tasso di rischio, in cambio di rendimenti più elevati. Il calo dell’inflazione ha stimolato la domanda per immobili di alta qualità, focalizzando l’attenzione su uffici moderni ed il segmento residenziale.
Attualmente, il patrimonio italiano mostra un equilibrio sempre più marcato tra investimenti core, che canoni a mercato e portafogli con buona occupazione e rendimenti discreti, ed investimenti value-added, intenzionati a trasformare immobili di alta qualità con eccellente locazione e potenziali di rendimento elevati. Entrambi i segmenti beneficiano di flussi di cassa solidi e contratti di lungo termine, prospettando un futuro luminoso per i fondi immobiliari italiani, con una crescita delle masse gestite ed una maggiore diversificazione dei portafogli.
Fonte: www.idealista.it